La passione per la fotografia e la ricerca della luce in ogni fotogramma… Vi presentiamo Karolina Polkowska – Marketing Manager per l’Europa centrale e orientale – e la sua storia riguardo a: “Dove c’è luce, c’è vita”

Immagina di poter viaggiare nel tempo e tornare a 111 anni fa. In altre parole, nel 1912, quando venne fondata TRILUX. Cosa ti sarebbe piaciuto fare?

Nel 1911, Marie Skłodowska-Curie ha ricevuto il suo secondo premio Nobel, individuale per la chimica, per la scoperta del polonio e del radio. Se potessi tornare per un momento al 1912, direi alla nostra grandiosa vincitrice del premio Nobel quante vite ha salvato con la sua scoperta e quante cose ha cambiato in 111 anni.

Oltre a questo, mi piacerebbe intervistarla per catturare le sue importanti intuizioni ed esperienze inestimabili, con l’intenzione di pubblicarla a beneficio delle future generazioni. La sua saggezza avrebbe un particolare significato per i giovani d’oggi, specialmente per le ragazze. Mostrando il profondo impatto del percorso di Marie Skłodowska-Curie, possiamo aiutare le ragazze a credere che anche loro hanno la capacità di realizzare qualsiasi cosa si prefiggano.

Qual è il tuo personale momento “Dove c’è luce, c’è vita?”

Cerco la luce in ognuno dei miei fotogrammi. La luce, anche in piccole quantità, dà vita a una fotografia e la rende più bella. Un volto al sole, foglie rosse su gradini di pietra, la neve che cade direttamente sulle luci esterne, la luce della luna piena, l’acqua illuminata da faretti LED RGB – queste sono solo alcune delle magiche esperienze di “Dove c’è luce, c’è vita”.

111 è anche tre volte il numero 1. Indica tre persone o progetti che sono i tuoi personali “numeri 1” e spiega il perché.

1. Arkadiusz Lewenko
È il miglior collega che potessi desiderare. Sono arrivata in TRILUX in un periodo turbolento: durante l’attacco informatico e poco prima che scoppiasse la pandemia. Fin dall’inizio, si è dimostrato un vero leader con una salda presa sul timone, ma anche un mentore che mi ha sempre supportato, portando alla luce i miei punti di forza e facendomi crescere in modo significativo.

2. Moenier Oulad
Il mio primo contatto con il marketing centrale e dall’inizio mi ha supportato in ogni modo possibile nel costruire la riconoscibilità del marchio sui social media. A oggi abbiamo 1.200 follower su LinkedIn e stiamo crescendo ancora. E ricordo quando ho iniziato a lavorare in TRILUX: non avevamo abbastanza pubblico per pubblicare contenuti da soli.

3. Helen Loomes
Sebbene si stia godendo la sua meritata pensione, è stata una parte importante della nostra comunità e penso che sia diventata una parte permanente della storia di questi 111 anni. L’ho apprezzata soprattutto per la passione per l’illuminazione che senza dubbio aveva in sé. È stata una grande insegnante di Human Centric Lighting e ancora oggi utilizzo i suoi insegnamenti nel mio lavoro quotidiano.

C’è un progetto in TRILUX che ti è rimasto impresso e perché?

DSicuramente l’evento "Living Contrasts", che è stato l’incarnazione di tutti i miei sogni di un incontro unico con i clienti. Lavorare a questo evento è stato per me estremamente stimolante fin dall’inizio. Quando ho saputo la destinazione, abbiamo iniziato a lavorare sullo spettacolo: abbiamo coinvolto attori, creato la scenografia, scelto la musica… Penso che il nostro spettacolo finale sia stata una sorpresa per tutti. Siamo riusciti a creare uno spazio estremamente magico. Tutto grazie all’impegno delle persone e alla convinzione che avrebbe funzionato. E così è stato!